Vesuvio
È tra i vulcani più conosciuti al mondo, la sua potenza distruttiva ha fatto parlare molto di sé in passato fino ai giorni nostri. Infatti l’eruzione del 79 d.C. è forse la più famosa delle eruzioni conosciute, ma è anche la prima testimonianza scritta di un’eruzione vulcanica. Si potrebbe affermare che la vulcanologia sia nata ai piedi di questo monte. La sua ultima eruzione è avvenuta nel 1944, dopodiché il vulcano è entrato nella sua fase di riposo pur rimanendo sempre attivo. Il Vesuvio è amato e temuto dal popolo napoletano, infatti è sia il simbolo di tutto il Golfo di Napoli, ma anche la minaccia più pericolosa, dato che ai piedi di questo monte vivono milioni di persone. Al Vesuvio sono legate numerose storie e leggende, tra queste c’è quella di Ercolano, Pompei e Stabia, ma anche quella del patrono di Napoli, San Gennaro. La leggenda di San Gennaro vuole che il santo abbia fermato la lava che stava sul punto di colpire la città ed ogni anno si celebra un rito religioso per sapere se il Vesuvio erutterà o meno.
Parco Nazionale del Vesuvio
Costituitosi parco nazionale nel 1995, è un grande complesso vulcanico, detto anche Somma-Vesuvio. Il parco è formato dal Monte Somma, cioè l’antico edificio vulcanico degli ultimi 25.000 anni, e dal Vesuvio, cioè il cono attivo situato all’interno dell’antica caldera. È nel corso di queste eruzioni che si è originato il Gran Cono del Vesuvio, si ipotizza proprio nell’eruzione del 79 d.C. vale a dire la struttura apice che negli ultimi secoli è stata la “principale” fonte di sfogo del vulcano. Difatti testimonianze storiche affermano che non era il solo Gran Cono ad esalare gas, o a espellere materiale piroclastico, magma e ceneri, ma che in diverse occasioni si sono verificate cicli eruttivi con altre bocche di sfogo su diversi punti del vulcano.
Il complesso vulcanico è un tipico esempio di vulcano a recinto, il cui Monte Somma, con la sua forma semicircolare, circonda il Gran Cono su tutto il lato settentrionale, mentre a sud è aperto. La cresta del Monte Somma è formato da picchi frastagliati chiamati localmente “Cognoli”, mentre la sua superficie e solcata da grandi valloni localmente chiamati “Lagni”. La caldera dell’antico vulcano ha diametro di circa 15 km ed è costituita dal Gran Cono e dalla Valle del Gigante, cioè la gola che separa i due edifici formata dalla Valle dell’Inferno e l’Atrio del Cavallo. La vegetazione è particolarmente ricca in questi luoghi e le specie animali sono protette dalle due strutture vulcaniche. In ultimo, il Vesuvio con i suoi 1281 m di altezza gode di una vista eccezionale su tutto il Golfo di Napoli, rendendolo il luogo più impressionante per potersi fare delle foto.